L’accusano d’essere una
spia, venuto coi suoi 19 anni a raccogliere informazioni dopo essere partito
dalla Libia. Muhammed Fathi Abulkasem, di cui la famiglia denuncia la scomparsa
dopo l’atterraggio all’aeroporto di Alessandria d’Egitto, è un giovane studente
residente coi parenti a Manchester. L’allarme è stato lanciato dal cugino di
Muhammed, informato dei particolari poi diffusi tramite l’Associated Press. Il giovane, durante l’atterraggio, aveva filmato
dall’oblò dell’aereo col proprio telefono cellulare un elicottero militare. Non
si sa se qualcuno l’abbia notato denunciando il fatto agli agenti o se la
perquisizione e il seguente scandaglio siano stati casuali. Di fatto il ragazzo
è stato accusato di spionaggio, seppure quelle immagini mostravano ciò che
qualsiasi passeggero del volo di linea aveva potuto osservare. La famiglia
Abulkasem si domanda dove sia stato condotto il figlio nelle mani della polizia
ormai da una decina di giorni. I timori riguardano casi come quello di Giulio
Regeni, oppure alle prigioni speciali dove gli arrestati spariscono nel nulla.
Ultimamente si vocifera dell’apertura d’un nuovo luogo di detenzione, stavolta all’esterno
della capitale, totalmente sotterraneo. Ormai fotografare o filmare è diventato
estremamente pericoloso in terra d’Egitto, visto che si può venire incastrati e
accusati di spionaggio. Tale accusa è certa se nell’inquadratura finiscono persone,
mezzi, luoghi concernenti forze armate e forze dell’ordine.
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