Come la Kabul talebana
Alessandria d’Egitto moralizza la vita vietando e arrestando. E’ accaduto a un
giovane accusato di far volare degli aquiloni. Avete capito bene, quella
magnifica invenzione che, se costruita artigianalmente, fa librare in aria
carta colorata e due stecche di bambù incrociate, con una coda di filamenti o
catenine, sempre di carta multicolore. Un gioco meraviglioso come l’infanzia
che se ne serve sognando di volare. Una gioia che sfida i singulti ventosi se
accompagnata dall’abile mano che, dopo il lancio, resta a terra a osservare un
decollo alto quanto il filo di cotone o di nylon è capace d’unire il motore
umano alla sfida celeste. Insomma sul lungomare di Alessandria un manipolo di
militari della Marina e agenti in borghese hanno fermato un ragazzo che si
dilettava a lanciare aquiloni e l’hanno condotto in un posto polizia. Hanno
sequestrato l’oggetto del reato: canne, carta telata, code celesti e rosse. Così
agisce l’Egitto che ammette solo la pratica del divieto, della repressione,
della restaurazione, della vita senza gioia e senza il diritto di poter far
nulla che il Potere non voglia. Pratica con zelo l’ossessione del controllo,
l’invasione nel gesto e nella fantasia altrui una sbirraglia pagata, poco e
male, per assillare l’esistenza di cittadini piccoli e grandi. Anche quando
queste forme di coercizione assumono aspetti grotteschi come inseguire gli
aquiloni, abbatterli, distruggerli - quasi si trattasse di aerei nemici, di
pericolosi invasori - i marcatori del territorio eseguono pedissequamente,
senza battere ciglio, né pensare.
Non possiamo verificare, non ci
risponderebbero, ma non crediamo che quei marinai e poliziotti abbiano agito di
propria iniziativa. Il clima fobico dei regimi ama creare limitazioni, e
probabilmente il locale governatore, o chi per lui, ha pensato di eliminare gli
aquiloni dal panorama cittadino perché fonte di disturbo e di chissà quale idea
sovversiva. Librarsi in volo rappresenta di per sé un gesto liberatorio che i
grevi esecutori degli ordini repressivi nella dittatura egiziana non
contemplano e intendono cancellare. L’Egitto che azzera il volo degli aquiloni
è più vicino all’oscurantismo talebano che alla modernità di cui si vanta il megalomane
dittatore del Cairo difeso dall’Occidente.
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