Ore di fiamme e fumo
intenso, cinque vittime al Serum Institute di Pune, nello Stato del
Maharashtra, a 120 chilometri a sud-est di Mumbai. E mondo in apprensione per
il vaccino anti Covid dell’azienda AstraZeneca, che lì viene prodotto in
milioni di dosi da distribuire a gran parte dell’Occidente (l’Italia ne ha
prenotate 40 milioni, sebbene questo farmaco sia tuttora in attesta del
benestare dall’Agenzia Europea dei Medicinali). L’Istituto di Pune - un vero
colosso della produzione farmaceutica che rifornisce il mercato globale - sta
anche sviluppando un protocollo con la statunitense Novavax, sempre riguardo al
vaccino anti Sars CoV2. Per ora non sono note le cause dell’incendio di stamane,
la dirigenza della Serum s’è affrettata a tranquillizzare il mercato che
attende le commesse, sostenendo che la produzione non subirà blocchi né fasi di
stallo. All’inizio del mese la struttura indiana, che regola la realizzazione dei
vaccini contro l’attuale virus, ha dato il benestare alla commercializzazione
di due altri prodotti: Covishield, ad opera sempre di Serum Institute, e
Covaxin, marchiato Bharat Biotech. Quest’ultimi vaccini entrano nella grande
campagna d’immunizzazione che lo Stato-continente ha lanciato nei giorni
scorsi, con cui New Delhi prevede d’immunizzare 300 milioni di cittadini. Sempre
tali prodotti saranno indirizzati al mercato asiatico (Bangladesh, Nepal,
Maldive), poi ci sono contratti per il sud-est asiatico, l’America Latina e
svariati Paesi africani. Ultimamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
richiesto alla Serum 200 milioni di dosi per le nazioni più povere. Non è nota
l’area geografica interessata.
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