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giovedì 30 ottobre 2025

La custode delle tre P

  


Un nuovo anniversario. Stavolta di morte. Una morte straziante e violentissima. Quella del poeta del secolo Pier Paolo Pasolini. Ce n’erano stati altri, il trentesimo lo trascorsi con la benefica compagnìa di Angela Molteni, che avevo conosciuto qualche tempo prima, sul web. Lei a Milano, io a Roma incrociati per caso scrivendo di Pasolini e raccontando, io, quando ancora militante e pure podista, organizzavo con un Circolo politico che s’occupava di sport sociale una corsa nella romana Villa Gordiani affinché il Comune della capitale diventata rossa, di Argan prima e Petroselli poi e sempre del frizzante Nicolini, dedicasse al poeta delle borgate l’ampio terreno dell’ex borghetto Prenestino, liberato dalla baraccopoli. Angela era affascinata dal racconto e da lì mi propose di scrivere, io che letterato non ero ma passionale sì, alcune note sugli Scritti Corsari e sulle Lettere Luterane. Insomma sul Pasolini politico eretico nonostante le frequentazioni con l’allora Partito Comunista. Rientravano nelle “Pagine Corsare” della sua creatura informativa, inventata nel 1997 col supporto d’un amico-studente: www.pasolini.net ora  in   https://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/. Un pozzo d’informazioni, documenti, testimonianze, interventi culturali anche di accademici, intellettuali, giornalisti, studenti, appassionati di poesia e altro incentrati sui mille e mille volti di quell’immensa galassia che è stato il giovane di Casarsa e di Bologna trapiantato a Roma. E diventato un monumento del pensiero critico di molte arti. Angela occupatissima e precisa nel tenere contatti e relazioni, appassionatissima divulgatrice per quella meraviglia che è la cultura senza intenti di lucro, libera come il suo sito direzionato sulle onde del ruolo originario di Internet: creare connessioni orizzontali, certamente curate e vigilate, ma lontane da parrocchie d’appartenenza e da lobbismi. Angela, con cui dal 2005 in più occasioni ci ripromettevamo un incontro, su nella sua Milano, ch’è stata anche per me seconda patria, sia politica sia lavorativa in certe fasi della vita. Ma c’era sempre un intoppo, un impegno pure mio, non solo suo. E in occasione del suo bel lavoro “Enigma Pasolini” poi pronto fra il 2009 e 2010, e alla fine orfano di pubblicazione cartacea per non so quali problemi editoriali (però reperibile tuttora sul web (  https://www.yumpu.com/it/document/view/6925070/illustrazioni-fuori-testo-pier-paolo-pasolini-pages), mi chiese una prefazione. Onorato gliela spedii, dicendole stavolta ci dobbiamo assolutamente incontrare. Certo, ma certo, vieni su al più presto. Maledetti tempo e fatalità che scorrevano e il mio rincorrere poi le ‘Primavere arabe’ e la malattia che la colpì e di cui celava i risvolti. Così per me, in fondo un semisconosciuto nella sua vita di studio e di amorevole cura della figura pasoliniana, fu un fulmine sentire a metà ottobre 2013 che l’attivissima Angela Molteni aveva cessato di custodire con dedizione quotidiana la memoria del poeta. Lo stesso fulmine con cui, ancora studente, la mattina del 2 novembre 1975 apprendevo della morte, di mano immediatamente assassina per un omicidio di Stato, delle tre P Maiuscole della cultura nostra. Giunge il cinquantenario di quello strazio, e non riesco a non pensare a Pasolini abbracciato a Molteni. Lui ci ha offerto il cuore della sensibilità e della profondità critica, lei ha aperto un generoso cuore alla semina di quelle idee.  

2 commenti:

  1. www.pasolini.net nonc'è più, ma i contributi di Angela Molteni sono in https://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/

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    1. Grazie dell'informazione Francesco. Dopo la scomparsa di Angela non ho avuto ulteriori contatti con chi gestiva il sito. Che si sia unito al Centro Studi Casarsa credo sia un vantaggio doppio, a cominciare dai fruitori e lettori

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