Tutti in galera, Alaa,
l’amico blogger Oxygen, l’avvocato al-Baqer. Lo decide la Corte di emergenza
per la sicurezza statale egiziana che, perfidamente, precisa: i due anni in cui
il terzetto è rimasto in bilico, senza libertà e in attesa del giudizio, non
contano e non verranno conteggiati dalla sentenza definitiva. Al danno, s’aggiunge
la beffa dunque. Perché per la cronaca i tre vennero arrestati nel settembre
2019, restando in un dannato limbo carcerario sino all’ottobre 2021, ora si
vedono condannati a cinque anni il noto attivista Abdel Fattah, e a quattro
ciascuno gli altri due. L’accusa è un refrain trito e ritrito del regime:
diffusione di false notizie. Le prove sono inesistenti, ma di fatto non servono
neppure. La colpa palese è un reato d’opinione per i due scrivani e quello,
orribile, di averne difeso il diritto a un giusto processo da parte del legale.
La moglie di Baqer ha scoperto che la condanna al marito parte dalla ratifica
della risoluzione nei suoi confronti, il 3 gennaio scorso, perciò l’uomo finirà
di scontare la pena a inizio gennaio 2026. Per tutti i condannati è valsa una
prassi diventata triste realtà sotto il regime egiziano: impedire ai difensori l’accesso
alla documentazione, e non poter assistere alle udienze in sostegno agli
assistiti. I verdetti di questi tribunali sono inappellabili, solo la cerchia
militare o il Capo dello Stato possono decidere di modificarli. I tribunali
stessi – istituiti nel 2017 avrebbero dovuto cessare l’operatività con
l’annuncio, dato nei mesi scorsi da Al Sisi, di fine dell’emergenza nazionale –.
Il terzetto degli attuali condannati ricevette “in regalo” l’assegnazione del
proprio caso alla Corte di emergenza due settimane prima di
quell’annuncio. Eppure, come sottolinea
il sito indipendente egiziano Mada Mars,
sia nello scorso ottobre, sia alcuni giorni fa un’inziativa militare ha annullato
due verdetti emessi nei confronti di un ingegnere e un ricercatore e ha rilanciato
i processi. Con quali esiti bisognerà vedere. Invece per Alaa e soci,
inverecondi sovversivi, nessun ritocco, solo prigione.
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