Proseguono gli attentati nell’area di Kabul,
stavolta di matrice talebana. Muore un
poliziotto di guardia a un luogo simbolico, l’hotel Northgate sulla via
dell’aeroporto internazionale e non lontano dalla base statunitense di Bagram,
due obiettivi “altamente protetti”. L’albergo ospita prevalentemente
contractors impegnati nella lotta ai gruppi dell’insorgenza interna. Così i
talebani hanno voluto lanciare l’ennesima sfida: nessun occupante deve sentirsi
sicuro. Poi c’è l’altro duello che i turbanti rivolgono all’Isis afghano,
impegnato in una campagna di proselitismo a suon di kamikaze che, otto giorni
fa, ha colpito nella capitale la comunità hazara facendo 84 vittime e 230
feriti durante un loro corteo. E’ un Isis che vuol entrare in scena da
prim’attore per orientare questioni politiche ed economiche interne, visto che
dietro la protesta hazara ci sono le scelte compiute dalla presidenza Ghani su
una ciclopica iniziativa che interessa la stessa nazione. Riguardano una linea
di distribuzione elettrica rivolta a cinque Paesi (Turkmenistan, Uzbekistan,
Tajikistan, Afghanistan, Pakistan) e finanziata da un’importante banca asiatica.
Nell’attacco all’hotel-caserma, scattato attorno
all’1:30 della notte, gli assalitori si sono aperti un varco dopo l’esplosione,
udita sino al centro cittadino, occupando con alcuni uomini un compound. Da lì
hanno ingaggiato un conflitto a fuoco coi poliziotti di guardia e truppe
dell’esercito intervenute in appoggio. Tolo
tv ha menzionato un arrivo anche di
forze speciali Nato. Nella notte ci sono state interruzioni d’energia elettrica
che hanno oscurato l’intera città, non è dato sapere se casuali o volute e per
scelta di chi. Insomma se si sia trattato di un’azione congiunta di altri
miliziani che miravano a rallentare operazioni di repressive e di
rastrellamento o se il black out sia stato provocato dalle forze governative
per disorientare guerriglieri provenienti da altre province che potevano non conoscere
dettagliatamente l’area. Comunque in quest’occasione l’intervento dell’Afghan
National Security Army s’è dimostrato efficiente, nessun ospite della struttura
alberghiera è stato sfiorato dall’assalto e negli scontri armati è rimasto a
terra solo un poliziotto. I talebani hanno, invece, perso tre uomini. Ma lo scontro per chi controlla il territorio, prosegue. Con l’aggiunta d’un terzo
incomodo.
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